23 aprile 2014

LUCI E OMBRE DEL VELA


Otto giorni fa a quest’ora eravamo al Vela, “Padri di una buona idea”, pronti ad aprire il sipario. Pronti si fa per dire perché per una serata come quella del Vela non si è mai pronti abbastanza. Da quello che si è visto l’aspettavamo in tanti e in tanti abbiamo trovato la voglia di esserci arrivando, oltre che da Varese e dalla Lombardia, anche dal Trentino Alto Adige, dal Veneto, dalla Sardegna, al Piemonte, dall’Emilia Romagna e da San Marino. Volevamo festeggiare i primi 5 anni della nostra Sestero riabbracciando chi ha condiviso con noi eventi, iniziative e donazioni mirate alla promozione dell’attività sportiva per persone con disabilità e non solo. 
Dalla prima volta a Villa Cagnola di Gazzada - era il 2003 il significato di una serata così è rimasto lo stesso. Prima che un’opportunità di farsi conoscere è importante conoscersi per crescere scambiando esperienze e informazioni, comunicando e collaborando. Un bene comune che invece ad 11 anni di distanza è ancora difficile da far passare. In questo senso l’integrazione non è mai mancata. Normo e disabili restano uniti dalla cultura dell’io debordante su quella del noi. Potenzialmente Varese potrebbe ritrovarsi al Vela una volta al mese. 
Tante sono le realtà e ancor di più le persone che vivono esperienze ed emozioni da comunicare.  Solo bisognerebbe metter da parte l’io per dar spazio al noi. Propositivi e generosi nel raccontarsi quanto disponibili e umili nell’ascoltare. Ecco perché, tenendoci strette le emozioni e gli insegnamenti ricevuti a piene mani dal cammino iniziato nel 2003 dobbiamo ammettere che l’obiettivo più importante è ancora lontano. Il Vela è una bella casa accessibile -­ unica in provincia di Varese in grado di accogliere 52 carrozzine facendole entrare dalla porta principale per muoversi in platea e salire sul palco in autonomia -­ ma senza una vera condivisione il bel colpo d’occhio a cui ci ha abituato è solo una bella rappresentazione.
All’appello di ciò che comporta e significa una serata come quelle del Velamancano ancora in tanti. Memorizzate le emozioni e smaltite le scorie organizzative della serata del Vela la nostra Sestero ripartirà con l’entusiasmo e la passione che l’ha generata nel 2009. Ai 95 nomi stampati sulle felpe e sulle magliette celebrative vogliamo aggiungerne molti altri, tutti padri di una buona idea. Grazie a tutti, tanti, che hanno dato il loro contributo per riaccendere le luci del Vela condividendo una splendida diversamente serata.