Una giornata intensa iniziata di buon ora a Milanello per entrare con Bebe, mamma Teresa, papà Ruggero e Claudio Arrigoni con la family al completo, nella sede del ritiro della nazionale under 21 in preparazione al prossimo campionato europeo. L'occasionale padrone di casa Devis Mangia ci ha accolti in compagnia del totem del calcio di casa nostra Arrigo Sacchi poi, tutti in sala stampa.
"In un mondo molto particolare come quello del calcio vi ho detto più volte che vi considero ragazzi speciali - ha datto Mangia ai suoi azzurri - quindi oggi vorrei farvi conoscere una persona molto speciale alla quale, tra l'altro, possiamo anche chiedere qualche segreto per essere dei vincenti. Ha solo sedici anni ed è reduce da due vittorie nelle ultime due gare di coppa del mondo di scherma paralimpica. Vieni Bebe!"
Bebe entra in sala accolta da un applauso. L'enciclopedia vivente dello sport paralimpiaco Claudio Arrigoni la presenta al meglio ai giovani campioni del calcio ammirati.
Bebe parla a raffica. Di fronte ha una platea ammirata. Immancabile la foto ricordo in uno scenario di naturale di simpatia e famigliarità piuttosto raro da trovare in un "luogo di culto" come in Italia è considerato un ritiro di una squadra di calcio, per di più la nazionale.
Si esce da Milanello con il sorriso per la tappa successiva: pranzo al "Mattarello". Poi due passi per...smaltire. In pasticceria Ghezzi ci aspetta il giovane Martino, nipote di uno dei monumenti dello sport varesino e non solo Martino Ghezzi, che l'anno scorso ha vinto un concorso scolastico componendo un tema dedicato a Bebe. "Stasera gioca la Cimberio?" domanda lei improvvisamente. Al si di risposta chiede immediatamente ai suoi di non schiodarsi da Varese.
Unico problema il sold out del PalaWhirlpool..."E chi vuole un posto? - fa Bebe - mi siedo anche per terra. Oppure in braccio a Cerella...".
Grazie al buon Max Ferraiuolo il posto salta fuori ma prima di dirigersi verso Masnago la nostra eroina firma "the wall of fame" dello studio Raso/Blitz/Caielli/Guariglia, tra l'idolo di sempre Bob Morse e l' attuale, Adrian Banks.
La partita con Siena va come va ma lo scenario e la colonna sonora offerti dal pubblico varesino affascina senza limiti i Vio. Il tempo di una capatina in sala stampa per dettare il voto di Cerella sulla pagella della Provincia di Caielli ("sufficienza abbondante! Mica è colpa sua se l'hanno fatto giocare solo un minuto!"), un saluto veloce a Max e a coach Vitucci ("vi ho visti due volte dal vivo e avete rimediato due sconfitte! Non devo più venire?". Pronta risposta in coro dell'improvvisata coppia Frank/Max: "Vieni quando vuoi!") e poi via verso nuove avventure e tante altre belle giornate...