23 luglio 2011

SI TORNA SI TORNA. OH SE SI TORNA...

La prima volta in Burundi fu tra maggio e giugno 2009. Volevo incontrare l’Africa nel modo giusto. L’occasione arrivò chiacchierando con Francesco Caielli. E venne il VISPE (video). Una settimana nella Missione sulla collina di Mutoyi. Una storia raccontata nel (video) “Gli Angeli di Mutoyi”. Al termine di quel primo abbraccio all’Africa vera, l’Africa nera, ci lasciammo con la promessa di un nuovo impianto per la produzione dell’ossigeno di un ospedale punto di riferimento ogni giorno per circa 1400 persone, in gran parte bambini. Con Paola, la Direttrice, e suo marito Daniele, il coordinatore dell’intera Missione del Vispe a Mutoyi composta da un puzzle di cooperative che da lavoro e da mangiare a migliaia di famiglie, ci siamo ritrovati in questa settimana. Impianto realizzato e funzionante (video)
Grazie a SESTERO onlus, Bruno e Angela Carati, Pedala con i Campioni, B.C.C. di Busto Garolfo e Buguggiate, Fondazione Comunitaria del Varesotto, Comune di Varese, Provincia di Varese, S.C. Carnaghese, Cooperativa “La Finestra” Malnate. Ma il virtuale taglio del nastro festeggiato come promesso a suo tempo con un buon salame di casa nostra e una bella pagnotta del panificio del VISPE a Bujumbura, non è stata la sola emozione dei sette giorni intensi ricchi di momenti e immagini indelebili. Su tutte quella di Antonietta. Disabile intellettiva e fisica ospite di una struttura a Gitega. 
Alla domanda del nostra angelo custode Gervais sul perché fosse l’unica bambina presente quando tutti gli altri sono a casa per passare in famiglia i mesi di luglio e agosto, Antonietta, una ragazza con disabilità fisica e intellettiva, ha risposto: “non posso tornare a casa perché la mia mamma mi ha abbandonato e Dio la castigherà”. Di Fra Gervais ho già detto. L’orfanotrofio di Nkuba 
dove abbiamo portato il contributo di Marilena e Annalisa, accolti e poi salutati come si usa fare con gli amici speciali. Il malandato ponte di Kazica da sistemare, 
l’incontro con Maggy Barankitse (“Madre di 10.000 figli”) nella sua “Maison Shalom” a Ruigy.
I 24 nuovi infermieri usciti dal corso triennale di Mutoyi. L’emozione della Marghe alla sua prima volta a Mutoyi e dell’infaticabile Marco Guariglia, gigante buono e maestro fotografo, 
sommersi dall’entusiasmo dei bambini e dall’affetto degli Angeli di Mutoyi. Unica giornata di stallo poteva essere quella dell’improvvisa cancellazione del volo di ritorno in Italia. E invece no. Potevano bastare un semplice impianto per l’ossigeno e qualche maglietta per ricambiare i sorrisi, gli abbracci, le emozioni e le immagini indelebili ricevute? Un bel 350cc di sangue, 
diventati 700 con quelli di Marco, ci hanno aiutato a lasciare Mutoyi con meno malinconia, una nuova emozione e un motivo in più tornarci.